Ferdinando Battaglia
- 23/03/2024 08:05:00
[ leggi altri commenti di Ferdinando Battaglia » ]
Una poesia che sinterroga e riflette sullesistenza fenomenica della vita, poiché qui è la poeta a guardare e lasciarsi incantare - ecco la contemplazione - ciò che la circonda ordinariamente con la propria straordinarietà - che cosa più delle stelle o più delle parole custodite dal silenzio? - E ciò accade al di qua di ogni visione metafisica o trascendente il reale, ma entrando nella fugacità, apparente o intrinseca, di ogni ente manifesto allo sguardo dellautocoscienza del vivente ovvero di rientrare di questo in sé stesso, agognare che lesperienza di quei frammenti temporali della verità fenomenica (nel sublime della loro meravigliosità - "né Paradiso né Inferno" -) divenga il per sempre delle forme della Luce.
Un ritorno prezioso, il Tuo, carissima Valentina.
|